Intelligenza sopra alla media
Filippo è un bambino molto amorevole arriva a Liberacorpomente accompagnato dai suoi genitori dopo un lungo tragitto in macchina perché proveniente da un’altra regione. I genitori entrambi molto attenti verso il proprio figlio sono in cerca di risposte che ancora in IV elementare non sono riusciti a trovare nonostante varie ricerche. Hanno avviato un percorso di logopedia ma ancora non hanno risolto il problema perché Filippo è capace ma non riesce ad utilizzare il suo potenziale.
La logopedista molto attenta consiglia un approfondimento per capire come sbloccare la situazione.
I genitori descrivono Filippo come un bambino volenteroso molto curioso ma che lascia i quaderni in bianco.
Le insegnanti descrivono Filippo come pigro spesso distratto e disattento. Durante gli anni della scuola dell’infanzia si rifiutava spesso di disegnare faceva domande su concetti molto astratti mostrando intuizioni matematiche molto alte e sorprendenti.
Già dai primi anni di scuola è riuscito a mette a frutto le sue potenzialità solo sul versante orale manifestando al contrario difficoltà nella manualità e nella coordinazione motoria.
Viene giudicato dai compagni come non capace nelle prestazioni sportive, non vuole giocare a calcio, si rifiuta di andare in bicicletta però è riuscito a frequentare discretamente un corso di nuoto.
In situazioni di difficoltà reagisce diventando tutto rosso e solo alcune volte esplode in crisi di rabbia.
Ama tanto costruire, i lego sono i suoi giochi preferiti ma preferisce pianificare in maniera solitaria.
Con gli altri bambini tende ad essere direttivo e non cooperativo.
È sempre alla ricerca del livello superiore, alza sempre l’asticella della performance e gli altri dopo un po’ si annoiano e si allontanano.
Filippo è un bambino che ama fare sempre bella figura con la tendenza al perfezionismo.
Da un punto di vista motorio non riesce ad organizzarsi come vorrebbe: spesso inciampa, è goffo ed impacciato. Per vestirsi si muove in maniera grossolana e gli altri direttamente o indirettamente lo prendono in giro.
Il percorso valutativo ci conferma che Filippo è un bambino molto intelligente ha delle competenze logiche sorprendenti decisamente al di sopra della media per la sua fascia d’età. Il suo pensiero è molto veloce e riesce a porsi domande decisamente più complesse di quelle che può sostenere da un punto di vista emotivo. Presenta difficoltà di coordinazione motoria in particolare nell’area della motricità fine abilità necessaria per disegnare, scrivere e compiere tutte le azioni che richiedono accuratezza e precisione.
Questa difficoltà specifica ha portato Filippo a credere di essere incapace e di valere molto poco nonostante le sue risorse sorprendenti. Purtroppo i suoi livelli di autostima sono molto bassi e le esperienze scolastiche e relazionali con i pari hanno confermato queste sue convinzioni.
Pur essendo davvero brillante sul piano cognitivo Filippo è convinto di non essere mai all’altezza della situazione, mostra importante sofferenza emotiva perché non riesce ad essere come vorrebbe e a stare bene con i suoi compagni.

Il progetto proposto, per avere davvero successo, richiede il coinvolgimento di Filippo e di tutte le figure che ruotano intorno a lui. Nello specifico il lavoro viene così articolato:
- Training individuale di potenziamento con Filippo 2 volta a settimana per potenziare le sua abilità di organizzazione motoria trovando delle strategie pratiche di uso quotidiano e per aumentare l’autostima le abilità emotivo-relazionali;
- Valutazione, Modifica e Monitoraggio ambientale 1 tantum per creare strategie tali da facilitare Filippo nelle autonomie giornaliere: lavarsi, vestirsi programmare le varie azioni in maniera più efficace ed economica e per pianificare adeguatamente lo svolgimento dei compiti scolastici;
- Training formativo per insegnare ai genitori come aiutare Filippo a dissolvere le cattive convinzioni su di sé al fine di favorire l’aumento dell’autostima;
- Training di condivisione con le insegnanti per generalizzare le tecniche di apprendimento in presenza di difficoltà di scrittura e per scegliere insieme gli strumenti dispensativi /compensativi al fine di far emergere tutte le potenzialità di Filippo anche negli apprendimenti scolastici.
Dopo il training di potenziamento Filippo ha migliorato di gran lunga la stima di sé e la relazione con i pari. Ha trovato un proprio stile di organizzazione motoria consapevole che il suo destino non è quello del calciatore.
Riesce a partecipare ai giochi di movimento presentati dagli altri e riesce a condividere i suoi lego accettando le proposte e gli errori degli altri. Le insegnanti hanno visto Filippo nella sua interezza non lo giudicano più quando non riesce a scrivere perfettamente ed hanno capito che se presentano testi lunghi devono lasciargli un po’ più di tempo. In alternativa consegnano una fotocopia a lui come ad altri 5 bambini della classe che presentano lentezza nella scrittura.
I genitori hanno capito come stimolarlo nelle autonomie quotidiane senza sostituirsi a lui ma ricordandogli le strategie risolutive apprese. Se ogni tanto a tavola cade una forchetta non è più un problema ma un modo per parlare della unicità di ciascuno con i propri punti forza e di debolezza.